>>91743922Il declino della PERO S.p.A. (Società per Azioni) iniziò a metà degli anni 2010, a seguito di una serie di errori strategici che ne minarono la posizione dominante nel settore. Sebbene l'azienda avesse prosperato per anni grazie a strategie aggressive e innovazioni dirompenti, le difficoltà iniziarono a emergere quando l’eccessiva espansione e le crescenti controversie iniziarono a pesare. Gli ambiziosi investimenti in tecnologie non collaudate e iniziative rischiose prosciugarono le risorse senza produrre rendimenti significativi, lasciando l'azienda vulnerabile.
Ad aggravare la situazione, una serie di scandali di grande rilevanza danneggiò la reputazione della PERO e incrinò i rapporti con partner chiave. Accuse di pratiche lavorative non etiche e violazioni normative riaffiorarono, portando a costosi procedimenti legali e multe. Inoltre, le crescenti preoccupazioni pubbliche sull'impatto ambientale dell'azienda portarono a boicottaggi e a un aumento della pressione regolatoria, compromettendo ulteriormente la sua posizione sul mercato.
All'inizio degli anni 2020, la PERO affrontava un calo dei ricavi e un’instabilità interna crescente. I cambiamenti nella leadership non riuscirono a ristabilire la fiducia, e i concorrenti più aggressivi iniziarono a erodere le sue quote di mercato. Con debiti in aumento e operazioni in difficoltà, l'azienda cercò acquirenti per evitare il collasso completo.
Nel 2023, Fulvar-Marco Industrie acquisì la PERO S.p.A., segnando la fine di una rivalità decennale. L'acquisizione permise a Fulvar-Marco di assorbire i beni residui della PERO e consolidare la propria posizione di leadership, mentre il nome PERO scomparve dalla storia aziendale.